“Un lungo fatale inseguimento d’amore” di Louisa May Alcott

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Foto da amazon.com

Ho scoperto questo libro quando ho terminato la serie di Piccole donne (di cui vi ho fatto una recensione) e cercavo qualcos’altro della stessa autrice. Quando ho letto che questo libro non era stato pubblicato allora perchè ritenuto troppo audace, e pubblicato solo nel 1995, ho deciso subito di leggerlo, per scoprire un lato diverso della scrittrice rassicurante ed educativa di Piccole donne. Infatti l’opera a cui ha dato vita è significativamente diversa.

Wikipedia lo definisce un romanzo gotico avventuroso, ma per me oggi lo chiameremmo semplicemente thriller, in quanto la giovane sognatrice Rosamund è costretta a scappare da un uomo che sostiene di amarla e vuole possederla anche se lei si rifiuta. In affari con il nonno di Rosamund, Philipp Tempest la conosce e la corteggia, si sposano e sembrano felici. Rosamund però scopre alcuni segreti del marito e decide di scappare per sempre da lui. Tempest la insegue e la tormenta come un predatore, sostenendo di amarla.

È un libro emozionante e coinvolgente, ma che fa anche riflettere molto sulla condizione della donna in quel periodo e sulle relazioni d’amore. Come ho detto prima, Tempest sostiene di amarla, ma nelle sue parole noi e Rosamund vediamo solo egoismo e desiderio di possesso, non amore, e mi ha fatto riflettere molto su come distinguere il vero sentimento da uno malato. Si notano poi gli infiniti passi avanti che ha fatto la società di oggi, dove la donna è più libera di gestire le proprie relazioni sentimentali, senza dover pensare al “disonore” di lasciare un uomo con cui ha giaciuto.

Ma altrettanto emozionanti sono i personaggi positivi, che mi hanno fatto riconoscere la penna della Alcott di Piccole donne. Rosamund lungo la sua strada incontra anche solidarietà femminile e vediamo persone buone pronte ad aiutare il prossimo in difficoltà, anche se lo conoscono appena. In un libro così pieno di orrori, vediamo comunque un bagliore di speranza per un mondo migliore, un mondo che purtroppo non si è ancora realizzato. Questa luminosità di fondo, questa speranza, mi fa apprezzare molto questa autrice e spero di leggere presto un altro suo libro.

Ve lo consiglio molto perchè, anche se non amo i thriller, mi ha coinvolto moltissimo e mi ha fatto riflettere. Putroppo non è facilmente reperibile, ma potete trovarlo usato da solo oppure nuovo in una raccolta di opere dell’autrice. Spero di avervi incuriositi, fatemi sapere nei commenti se lo conoscevate o se lo avete letto

Fabiana

P.S. Cosa pensano di noi gli oggetti con cui viviamo ogni giorno? Cosa possono pensare le opere d’arte o i reperti storici?

Nella mia raccolta di racconti potrete vedere il loro punto di vista e scoprire le differenze tra il loro mondo e il nostro, in un gioco narrativo che, attraverso svariati indizi, rivela poco alla volta l’identità del soggetto parlante. Ve ne parlo bene in questo articolo.

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